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Dall’avanguardia alla retroguardia

Uno spazio raccolta in una scuola di Savignano

C’è stato un momento in cui Savignano era all’avanguardia nelle pratiche ecosostenibili.


Dea Minerva è stato uno dei primi progetti in Italia per il recupero e il riuso del PET.

Purtroppo per un certo periodo il prezzo di mercato del PET ricilabile ha avuto una enorme contrazione rendendone la raccolta non più conveniente, ma rimaneva l’importanza del riuso per ridurre la plastica in circolazione.

Più recentemente il “mondo” ha scoperto l’importanza del riciclo del PET.

Lo stato sta sovvenzionando gli enti che si dotano di macchine compattatrici.

Sono iniziati consorzi specifici, come Corpet, per diffondere i compattatori, oltre al Corepla che recupera tutti gli imballaggi in plastica e che pure consiglia l’uso di compattatori.

A Savignano siamo stati 10 anni in anticipo rispetto al resto del paese e oggi che tutti installano e finanziano i compattatori noi li teniamo a fare la ruggine

E che la natura faccia il suo corso…

Forse il progetto dell’attuale amministrazione è la rinaturalizzazione totale, ….oppure odiano i “ponti”.

A sinistra una foto del 10 agosto 2023

Sul sentiero sterrato visibile nella foto c’era un “ponticello” che attraversava il corso d’acqua.

Una cosa molto modesta, dei semplici tronchi di traverso, che però permetteva il passaggio pedonale/ciclistico da Formica a Garofano rimanendo tra le “fresche frasche”.

Forse però, nonostante fosse fatto di tronchi, era comunque “contronatura” perché adesso il ponticello non c’è più, e tra un po’ anche il sentiero sparirà, coperto dalla vegetazione che già sta prendendo il sopravventi, e tutto finalmente tornerà come natura vuole.

Rimuovere il ponte è stato fatto in fretta, è rimasto pochissimo tempo, ma del resto è sicuramente più veloce distruggere che fare…

Infatti… la foto sotto è di un paio di anni fa.

In questo punto dovrebbe esserci una passerella (in pratica un ponte) che attraversa il Torbido sul percorso che si vede arrivare in bianco al centro della foto.

Questa ponte andrebbe a chiudere un percorso realizzato sull’area dell’ex frantoio MEG, area recuperata a uso pubblico tramite un accordo negoziato dall’Amministrazione precedente con i cavatori.

Il costo di realizzazione di questa passerella è a carico dei cavatori, mentre l’attuale Amministrazione non dovrebbe fare (o meglio avrebbe già dovuto fare) altro che la pratica burocratica e il progetto.

Dalla foto area (anch’essa non recente) si vede bene il percorso che fu realizzato dai cavatori (in basso nella foto) che “vorrebbe” attraversare il Torbido, se ci fosse il ponte…

Passando oggi sul percorso natura è quasi impossibile vedere i lavori svolti sull’altro lato del canale.

La natura sta prendendo il sopravvento, la vegetazione sulla riva del canale copre ormai la visuale dei lavori che furono fatti (chissà cosa è rimasto a questo punto) sull’altro lato del canale. Non vedendo praticamente più nulla è probabile che anche questo ponte cadrà nell’oblio…




E dire che questa passerella sembra sia stata oggetto di diverse riunioni e discussioni, almeno dal numero delle determine depositate negli anni, visibili qui a sinistra.

Nonostante le determine sono passati 4 anni e non si è ancora riusciti a fare una passerella, che tra l’altro sarebbe a spese di altri.


Il dubbio è se l’attuale Amministrazione abbia una totale avversione per i ponti, un grande amore per la natura selvaggia o un metodico impegno a cancellare tutto quanto fatto dalla precedente Amministrazione in barba ad ogni logica e buon senso.

Comunicato stampa del 12 giugno 2019

I consiglieri della “Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano”, Rosamaria Carmignano, Erio Linari, Germano Caroli e Francesca Cassanelli, eletti al Consiglio comunale di Savignano sul Panaro, non parteciperanno alla riunione del Consiglio prevista per oggi, 12 giugno, che prevede, all’ordine del giorno, la convalida degli eletti.

La decisione è conseguente a quella di presentare ricorso, al Tribunale Amministrativo, per la correzione del risultato elettorale a fronte di erronee valutazioni di voto da parte degli organi preposti allo spoglio.

Per tale motivo, anche al fine di evitare di partecipare all’approvazione di atti che, in caso di accoglimento del ricorso, verrebbero travolti, i suddetti consiglieri non parteciperanno alle sedute del Consiglio comunale fino al pronunciamento del Giudice Amministrativo.

 

Comunicato Stampa

A pochi giorni dalle elezioni ci è difficile non avvertire il peso di un crescente clima di ostilità e di personalizzazione del confronto.
Ciò nonostante in nome della buona volontà ci siamo seduti attorno ad un tavolo allo scopo di stemperare il clima e togliere ogni alone di sospetto a favore del confronto e della dialettica fra i due candidati.
In questi giorni abbiamo trovato stracciati buona parte dei nostri manifesti elettorali; al contempo persone simpatizzanti dell’altro schieramento stanno seminando in rete un clima di scontro, chiedendo una nostra discolpa su presunte diffamazioni delle quali la nostra lista nulla sa e nulla vuole sapere.
Noi non abbiamo mai chiesto ad altri di dissociarsi dalle azioni individuali di chi in questa campagna si è lasciato andare ad offese e accuse personali.
Perciò dopo una riunione con i nostri attivisti abbiamo democraticamente deciso di ritirare i nostri rappresentanti dal tavolo organizzativo del confronto.
La foto della nostra candidata marchiata in rosso è ancora ben visibile in rete, i nostri manifesti stracciati sono sotto gli occhi di tutti. Temiamo l’alzarsi dei toni e che il confronto si possa ridurre ad uno scontro tra tifoserie; ciò ci impone, a malincuore, di fare un passo indietro per rispetto di una terra che nella sua storia e tradizione mai ha visto spostare il confronto da una sfera politica a quella personale.

Il Presidente della Lista dei Cittadini “Insieme per Savignano” 
Mauro Cavalli

Noi ci siamo, noi parliamo con tutti

Il civismo è una pratica di democrazia rappresentativa complessa che si fonda sulla pluralità e non sulla divisione.

La Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano sperimentò questa pratica nel 2009 quando ancora si credeva che non si potesse prescindere dall’appartenenza ad un partito politico.
Noi capimmo che i problemi di Savignano, dall’inquinamento alla viabilità, passando per la scuola, non potevano essere risolti in maniera dogmatica.
Per questo decidemmo, andando allora controcorrente, di lasciare fuori i partiti.
Gli abitanti di Savignano avevano a cuore la loro terra e ciascuno portava problemi e proponeva soluzioni individuali che fu necessario raccogliere per fare sintesi.
Quando decidemmo di dare vita a questa sperimentazione il solo biglietto da visita che chiedemmo per poterne fare parte fu l’adesione ai valori della Carta Costituzionale senza impedire a nessuno di partecipare alla vita dei partiti che restavano nostri interlocutori, ma le decisioni erano e sono prerogativa degli organi associativi previsti dal nostro Statuto.
Lasciammo le battaglie ideologiche ad altri e ci dedicammo alla cura della res publica.
Noi siamo nati per aggregare, non per dividere. Siamo nati per fare sintesi, non per allontanare.
Noi siamo impermeabili a direttive esterne, influenze, ordini .
Il solo simbolo che campeggia nella nostra sala riunioni è quello della Lista dei Cittadini Insieme per Savignano.
Questo è stato il fondamento del nostro agire in questi anni.
Per questo non abbiamo mai avuto bisogno di alcun riconoscimento esterno, né di adesivi che qualcuno cerca di appiccicare da fuori le mura della nostra città. Noi non ringrazieremo mai alcuna segreteria cittadina, perché non ne riconosciamo l‘autorità, né ci fregiamo di alcun simbolo.
Il solo riconoscimento che cerchiamo è quello dei nostri concittadini.
Per questo noi non siamo nè mai saremo una lista civica dipendente da questo o quel partito.
Noi siamo quelli che eravamo 10 anni fa e ci presentiamo ai cittadini per rispondere di quanto fatto in dieci anni e ci trovate sempre pronti al dialogo come ha ampiamente dimostrato il primo cittadino della Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano, il sindaco Germano Caroli, e come si propone di fare la Candidata Sindaco Rosamaria Carmignano.
Per questi motivi i nostri rappresentanti accettano ben volentieri di prendere un caffè con militanti di tutti i partiti che ci hanno invitato. Dal gruppo compatto delle sinistre del territorio, alla Lega Nord, passando per il movimento 5 Stelle. Incontri dai quali abbiamo imparato molte cose.
I loro simboli non ci interessano, ma ci appassionano le richieste e le istanze dei loro militanti, perché sono tutti, indistintamente, cittadini di Savignano.

E quel fabbricato di via Toscana?

La vicenda della costruzione, ferma al telaio strutturale, di un fabbricato residenziale in Via Toscana, è di crescente interesse pubblico.

Ripercorriamone le fasi principali.

  • Nell’anno 2007, il Comune pose in vendita l’area sulla quale avrebbe potuto costruirsi un fabbricato residenziale.
  • In seguito all’aggiudicazione, nell’anno 2008, la Proprietà dell’area presentò il progetto per il quale, nello stesso anno, venne rilasciato il permesso di costruire.
  • Nell’anno 2010, in seguito ad esposto dei residenti, il Comune accertò l’irregolarità della costruzione per l’altezza che, seppur conforme al progetto presentato ed autorizzato, risultava largamente eccedente la media dell’altezza degli edifici al contorno.
  • Nell’anno 2011, contro l’ordine del Comune di demolizione della parte di fabbricato non conforme, la Proprietà promosse ricorsi alla giustizia amministrativa, ricorsi che, nell’anno 2018, si conclusero a favore del Comune che quindi ritenne di assegnare alla Proprietà il termine del mese di maggio 2019 per la demolizione.

Entro tale termine, in risposta, la Proprietà ha trasmesso relazione tecnica volta a dimostrare la “difficile e pericolosa attuazione” della demolizione parziale.

L’Amministrazione, convinta dell’esigenza di confermare l’ordine di demolizione, ha incaricato il competente ufficio comunale di acquisire, al fine del definitivo pronunciamento, qualificata consulenza tecnica al riguardo.

Germano Caroli

La gestione dei rifiuti: cosa abbiamo fatto, cosa faremo

La gestione dei rifiuti urbani è tema di rilevante attualità ed interesse da parte della comunità, quindi meritevole di essere inquadrato nella strategia adottata dalla Regione Emilia Romagna finalizzata al superamento della frammentazione delle gestioni, al conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, al rafforzamento della gestione industriale del servizio.

Per tali scopi è stata costituita un’Agenzia cui partecipano, obbligatoriamente, tutti i Comuni della Regione, operante su più livelli, il più rilevante dei quali rappresentato dal “Consiglio d’Ambito” che provvede all’approvazione del “Piano d’Ambito”, costituito dal programma degli interventi, dal modello gestionale ed organizzativo e dal piano economico finanziario del servizio.
In tale “Piano”, necessario per l’avvio della gara europea per l’affidamento del servizio nei prossimi anni, il territorio provinciale è suddiviso in 6 “aree operative omogenee” (una delle quali costituita dagli otto Comuni dell’Unione Terre di Castelli) in ognuna delle quali il modello di gestione è omogeneo così da dare coerenza ai servizi ed alle tariffe alle utenze dei diversi Comuni, conseguire maggiore efficienza ed efficacia dei servizi, economie di scala.

A livello provinciale, la discussione del “Piano” venne avviata nell’autunno 2014, partendo dai dati tecnico economici, allora disponibili, delle gestioni degli anni precedenti, dati che per il Comune di Savignano risultavano di particolare interesse:

In seguito ad un dibattito che vide anche posizioni differenziate, tutti i Comuni dell’Unione Terre di Castelli espressero la volontà di definire nel “Piano d’Ambito”, per gli anni futuri, la scelta verso un sistema di raccolta del rifiuto definito “sistema domiciliare” (o “porta a porta”), nel quale venisse prevista l’eliminazione dei contenitori stradali ed effettuata la “raccolta domiciliare”, per tutte le utenze – domestiche e non domestiche – con specifici standard, di tutte le frazioni merceologiche di rifiuto.

L’approvazione del “Piano d’Ambito” per l’intero territorio provinciale, è avvenuta nel mese di luglio 2016 e da quella data sono state avviate le procedure necessarie alla preparazione degli atti di gara per l’affidamento in concessione del servizio.
Nei primi mesi del 2018, prima il Comune di Spilamberto, poi il Comune di Vignola, anziché attendere gli esiti, ragionevolmente più vantaggiosi, dell’importante gara pubblica di appalto in fase di preparazione, forse sopravvalutando il proprio potere negoziale, hanno intrapreso, autonomamente, una trattativa con l’attuale Gestore per l’attivazione anticipata del servizio di “raccolta domiciliare”.

Ancora nei primi mesi del 2018, scelta similare è stata compiuta dal Comune di Marano che, sempre attraverso una trattativa con l’attuale Gestore, ha attivato quanto previsto dal “Piano d’Ambito” con la variante, date le caratteristiche di parte del proprio territorio similari a quelle di Comuni dell’”area operativa montagna”, della raccolta, nei propri centri abitati, a mezzo di contenitori stradali.
Nel mese di aprile 2019, il “Consiglio d’Ambito” ha approvato gli atti di gara per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale “Pianura e Montagna Modenese”, bacino comprendente trentadue Comuni – poco meno di 500.000 abitanti – per un importo a base di gara di oltre 1 miliardo di euro.

Ritornando al servizio di raccolta dei rifiuti nel nostro Comune di Savignano, la già prevista “migrazione dei rifiuti” si è gradatamente verificata: cittadini dei Comuni vicini che, di seguito all’eliminazione dei contenitori stradali, conferiscono, sovraccaricandolo, i propri rifiuti al nostro sistema di raccolta, peggiorando il decoro e riducendo la possibilità di conferimento da parte delle utenze che ne avrebbe il diritto.

A fronteggiare tale situazione, in accordo con il Gestore, abbiamo adottato le seguenti azioni di contrasto:
• interventi aggiuntivi di personale del Gestore, in misura di 249 ore/anno, di pulizia delle aree di raccolta, da compiersi, nelle prime ore del giorno e con priorità alla frazione di Formica, senza aumento del costo del servizio;
• intervento, secondo necessità, da parte di personale del Comune;
• potenziamento, in parte già attuato e parte in corso di esecuzione, del sistema di monitoraggio a mezzo di microcamere per l’identificazione dei trasgressori che abbandonano o conferiscono impropriamente i propri rifiuti;
• intervento di Guardie Ecologiche Volontarie e della Polizia Locale che ha condotto all’emissione, nell’anno 2018 fino al mese di aprile 2019, di 128 verbali di contravvenzione;
• eliminazione dell’isola ecologica di base di Via Mazzi, dove rilevante era l’abbandono, con l’attivazione della raccolta di prossimità mediante contenitori carrellati;
• eliminazione, in corso di attuazione, dell’isola ecologica di base di Via Cassino, anche qui con l’attivazione della raccolta di prossimità.

A parte le suddette problematiche a cui stiamo facendo fronte, in questa partenza anticipata da parte dei Comuni di Spilamberto e Vignola, possiamo comunque scorgere l’elemento positivo del cambiamento, con gradualità, delle abitudini dei cittadini dei Comuni dell’Unione Terre di Castelli, gradualità che ha reso possibile una più concentrata attività di informazione e formazione della popolazione, condizione imprescindibile per la buona attivazione del nuovo servizio.

Ad inizio del prossimo anno 2020, a seguito degli esiti della gara, avverrà l’affidamento del nuovo contratto di servizio di gestione del rifiuto urbano: fino a quella data, i nuovi amministratori potranno valutare quale sistema di raccolta adottare, confermando la scelta del sistema di raccolta domiciliare “porta a porta” (scelta adottata nei Comuni di Spilamberto e Vignola) o preferire un sistema misto con cassonetti stradali nei centri abitati (scelta adottata dal Comune di Marano).

Il nostro giudizio è di preferenza verso il sistema di raccolta “porta a porta”, eventualmente migliorato tenuto conto delle esperienze di applicazione maturate, per le seguenti ragioni:
• mantenere cassonetti stradali di raccolta in zone (Formica e Mulino) di confine con territori (Valsamoggia, Spilamberto e Vignola) che applicano il sistema di raccolta “porta a porta”, determinerebbe gli inevitabili, persistenti, fenomeni incivili di abbandono, accanto ai cassonetti, di ogni genere di rifiuto, da parte di chiunque, abbandoni che richiederebbero l’adozione continuativa di impegnative azioni di contrasto;
• l’impegno dei cittadini nella corretta separazione dei rifiuti garantisce una percentuale di “purezza” del materiale differenziato raccolto, più elevata rispetto alla raccolta a mezzo cassonetti;
• l’assenza di contenitori in strada è un vantaggio in termini di decoro urbano, di igiene e salute dei cittadini.

Germano Caroli

La copertura del Tazio Nuvolari: quanto costa ai savignanesi il promettere opere faraoniche?

Due cose colpiscono nella roboante promessa elettorale del candidato sindaco Tagliavini ‘Realizzeremo la copertura permanente dell’area cucina e della pista di pattinaggio del Centro Tazio Nuvolari, per farlo diventare un vero e proprio Centro Polivalente tutto l’anno‘

Chi amministra il bene pubblico sa bene che le risorse di un territorio devono essere destinate accuratamente seguendo una lista di priorità che obbedisca all’interesse comune.

Chiediamo dunque al candidato Tagliavini:

  • La copertura permanente dell’area cucina e della pista di pattinaggio è la priorità per i Savignanesi?
  • Quali e di chi saranno le esigenze che verranno soddisfatte?
  • A quanto ammontano le spese di costruzione? E quelle di gestione?
  • A quali altre opere intende sottrarre le risorse per poter finanziare questa opera faraonica? Alla messa in sicurezza delle scuole?
  • Intende destinare a tale finalità il denaro che l’amministrazione ha ricavato dal progetto Dea Minerva (90.000 euro) togliendoli alle scuole?

Mentre attendiamo le risposte e le previsioni di spesa che la lista Progettiamo Savignano ha certamente effettuato e ben calcolato prima di esporsi con questo progetto, sorge un quesito di ordine politico.

Il Tazio Nuvolari ospita storicamente la festa del locale PD di Savignano.

La lista Progettiamo Savignano è innervata da esponenti del locale PD, che sono stati più volte candidati alle ultime tornate elettorali.

Ai Savignanesi questo non è stato detto, in quanto il sito del PD di Savignano è stato stranamente oscurato all’inizio della campagna elettorale.

Forse per nascondere che si tratta del PD in blocco che non riesce a fare a meno di promesse di tipo clientelare, dimenticando che chi amministra la città deve sempre avere come obiettivo prioritario le esigenze di tutti i cittadini, a qualsiasi schieramento essi appartengano?

La “Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano” impedirà che il denaro pubblico e il ricavato del progetto di riciclo “Dea Minerva” venga sperperato in opere faraoniche la cui spesa è insostenibile, continuando a privilegiare scuole, famiglie e territorio.