La copertura del Tazio Nuvolari: quanto costa ai savignanesi il promettere opere faraoniche?

Due cose colpiscono nella roboante promessa elettorale del candidato sindaco Tagliavini ‘Realizzeremo la copertura permanente dell’area cucina e della pista di pattinaggio del Centro Tazio Nuvolari, per farlo diventare un vero e proprio Centro Polivalente tutto l’anno‘

Chi amministra il bene pubblico sa bene che le risorse di un territorio devono essere destinate accuratamente seguendo una lista di priorità che obbedisca all’interesse comune.

Chiediamo dunque al candidato Tagliavini:

  • La copertura permanente dell’area cucina e della pista di pattinaggio è la priorità per i Savignanesi?
  • Quali e di chi saranno le esigenze che verranno soddisfatte?
  • A quanto ammontano le spese di costruzione? E quelle di gestione?
  • A quali altre opere intende sottrarre le risorse per poter finanziare questa opera faraonica? Alla messa in sicurezza delle scuole?
  • Intende destinare a tale finalità il denaro che l’amministrazione ha ricavato dal progetto Dea Minerva (90.000 euro) togliendoli alle scuole?

Mentre attendiamo le risposte e le previsioni di spesa che la lista Progettiamo Savignano ha certamente effettuato e ben calcolato prima di esporsi con questo progetto, sorge un quesito di ordine politico.

Il Tazio Nuvolari ospita storicamente la festa del locale PD di Savignano.

La lista Progettiamo Savignano è innervata da esponenti del locale PD, che sono stati più volte candidati alle ultime tornate elettorali.

Ai Savignanesi questo non è stato detto, in quanto il sito del PD di Savignano è stato stranamente oscurato all’inizio della campagna elettorale.

Forse per nascondere che si tratta del PD in blocco che non riesce a fare a meno di promesse di tipo clientelare, dimenticando che chi amministra la città deve sempre avere come obiettivo prioritario le esigenze di tutti i cittadini, a qualsiasi schieramento essi appartengano?

La “Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano” impedirà che il denaro pubblico e il ricavato del progetto di riciclo “Dea Minerva” venga sperperato in opere faraoniche la cui spesa è insostenibile, continuando a privilegiare scuole, famiglie e territorio.