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Ufficializzata la squadra che si candida alla guida del Comune

Lunedì sera l’Assemblea della Lista dei Cittadini “Insieme per Savignano” ha approvato la Lista dei Candidati che sosterrà il candidato sindaco, Liborio Pettinella, nelle elezioni dell’8 e 9 giugno.
Sono: Germano Caroli, ingegnere, capolista; Maura Ballotta, impiegata agenzia assicurativa ora pensionata; Caterina Bellesia, insegnante; Dimer Calzolari, operaio ora pensionato; Alessandro Corsini, docenteuniversitario; Fabio Costanzini, agente immobiliare; Simona Lolli, barista; Giuseppe Marchioni, dipendente regionale ora pensionato; Francesco Mattioli, presidente Arci Savignano; Giovanna Megaro, avvocato; Kwame Opocku Amankwa,perito meccanico; Ercole Pirro, consulente lavoro e salute.


Nell’articolo del Resto del Carlino, che alleghiamo, il nostro candidato Sindaco oltre a presentare la sua squadra è ritornato anche sul contenzioso cave.
A tale proposito ci piace ricordare che:
a) abbiamo evitato che venisse attuato un piano di oltre 5 milioni di metri cubi, sfregiando irreparabilmente un territorio di pregio ad alto valore agricolo e paesaggistico;
b) grazie all’Amministrazione della Lista dei Cittadini “Insieme per Savignano” abbiamo portato a casa due sentenze favorevoli su tre;
c) L’unica sentenza sfavorevole è riconducibile a un debito contratto dall’Amministrazione del PD (2006-2008) per opere e iniziative da lei ordinate, comprese delle sponsorizzazioni
Il che dimostra che dopo oltre 15 anni quelle scelte disastrose stanno ancora producendo gravi effetti.
Nonostante ciò l’Amministrazione della Lista dei Cittadini, per i principi di prudenza e previdenza che l’hanno caratterizzata, ha accontanato 400.000 euro rinunciando a opere e attività più consone al suo Programma elettorale.

Quello che il Sindaco non ha detto sulle due sentenze favorevoli.

“IL CONTENZIOSO CAVE A SAVIGNANO”.

UNA PREMESSA.
A beneficio dei cittadini savignanesi e a dimostrazione della competenza, dell’oculatezza e della responsabilità con cui l’Amministrazione del sindaco Germano Caroli ha operato in merito alla questione delle Cave, ritorniamo sulla vicenda che nei giorni scorsi è stata riportata dai giornali locali.

Chiediamo perciò ancora una volta la pazienza e la cortesia di leggere tutto il testo, per farsi un’opinione esauriente e informata. Per trasparenza riteniamo opportuno riportare passi significativi della sentenza anche se possono risultare “pesanti” per il lettore.

Tanto più che alla fine, al punto 5.2 , si evince che il Comune nel richiedere un intervento migliorativo non aveva nessuna volontà ostile o preconcetta nei confronti dell’Impresa, bensì la volontà di evitare infiltrazioni che potessero compromettere le falde acquifere.
Ciò, dunque, esclusivamente a beneficio di tutta la Comunità e di un bene prezioso come l’acqua.

Il PRIMO DATO che emerge con chiarezza dalla lettura delle due sentenze favorevoli, una delle quali riguarda il famigerato ricorso per l’impianto del bitume, è che entrambe le sentenze sono FAVOREVOLI NEI FATTI, non per vizi di forma!!!

Difficile capire come mai l’attuale Sindaco non vada orgoglioso di ciò, ma, soprattutto perché
non lo indichi, almeno, come un risultato davvero prezioso per il Comune che ha difeso così un territorio, più volte definito dal suo stesso Assessore all’Urbanistica, nonché Vicesindaco, di alto pregio agricolo.


Tanto più se, come si legge nei punti 4.2 e nel surichiamato punto 5.2, l’Amministrazione ha operato perché le attività messe in opera dall’Impresa si conciliassero con la doverosa salvaguradia delle falde e dell’ambiente.

LA SOSTANZA DEI FATTI.
Riportiamo alcuni dei punti più significativi.
Pubblicato il 20/02/2024 N. 01704/2024REG.PROV.COLL. N. 07931/2019 REG.RIC. (Mulino srl vs. Comune).
Tratta della contestazione del fatto che non gli avevamo autorizzato i quantitativi residui del PAE 1997, in quanto non avevano mai firmato il piano di demolizione del frantoio Bocchirolo e depositato fidejussione.
La sentenza dà dunque ragione NEI FATTI alla posizione assunta dal Comune (non è quindi per nulla legata a “vizio di forma”. De facto, è respinto, perchè “7. Il motivo è infondato.”

Pubblicato il 27/03/2024 N. 02877/2024REG.PROV.COLL. N. 00926/2019 REG.RIC. (Calcestruzzi Vignola srl vs. Comune).
E’ la vicenda dell’impianto del conglomerato bituminoso, e della famosa richiesta danni.
Anche qui la sentenza dà ragione NEI FATTI alla posizione assunta dal Comune.

IN PARTICOLARE:
3.1. Il motivo è infondato perché omette di considerare che la determinazione comunale n. 8187 del 20 agosto del 2010, che ha negato il rilascio del certificato di agibilità parziale, non aveva autonoma capacità lesiva, essendosi limitata a prendere atto delle modifiche apportate, dal competente ufficio provinciale, con la determinazione n. 54 del 6 agosto del 2010, all’originaria autorizzazione ambientale.
4.1. Quanto alla dedotta violazione del procedimento unico SUAP, (Sportelllo Unico Attività Produttive) che sarebbe stata perpetrata dal Comune che ha adottato la determina 8187/2010 al di fuori del procedimento unitario “a sportello” – primo motivo del ricorso originario – la doglianza è infondata
4.2 Va di poi aggiunto che, in ragione delle criticità evidenziate nella suddetta autorizzazione ambientale n. 54/2010, la valutazione in ordine al rilascio dell’agibilità era divenuta particolarmente complessa e che viceversa le operazioni gestite in sede di SUAP hanno tendenzialmente ad oggetto attività vincolata o comunque a bassa difficoltà tecnica, ossia fattispecie diverse da quella controversa.
4.3. INFINE, in concreto NON E’ RISCONTRABILE UN’EFFETTIVA LESIONE SUBITA DALLA PARTE (ricorrente n.d.a.) , laddove si consideri che, anche in ragione delle modeste dimensioni dell’organizzazione comunale, ella ha potuto avere un unico interlocutore per quanto concerneva il progetto, ottenendo così di fatto modalità operative analoghe a quelle che avrebbe avuto nel caso la pratica fosse stata curata nell’ambito del SUAP.
5.1.Il motivo è infondato perché la maggioranza di quelle indicazioni sono finalizzate a migliorare le misure poste a tutela della falda acquifera, ed in particolare a realizzare una migliore impermeabilizzazione del sito di nuovo insediamento.
E questa esigenza emergeva inequivocabilmente dall’autorizzazione provinciale, con la quale dunque le previsioni contenute nell’atto impugnato sono perfettamente coerenti e congruenti.Così come è altrettanto pacifico che la società Calcestruzzi Vignola non avesse ancora adottato gli opportuni accorgimenti e/o comunque, seppure avesse posto in essere qualche intervento, non aveva fornito la prova della sua idoneità a fronteggiare la ridetta emergenza.
5.2 Quanto alla sussistenza, in fatto, della NECESSITA’ DI IMPERMEABILIZZARE L’AREA, VI SONO MOLTEPLICI ATTI CHE CONFERMANO QUESTA URGENZA e che consentono di escludere si trattasse di un’esigenza pretestuosamente opposta dal Comune appellato, come sostenuto dalla parte appellante.

Grazie per la pazienza.
La Lista dei Cittadini “Insieme per Savignano”
Il Presidente, Mauro Cavalli.

P.S.
Nell’esprimere le nostre congratulazioni per l’inaugurazione del Punto di Informazione Turistica di Savignano sul Panaro gestito dalla Pro Loco Savignano sul Panaro , all’interno del suggestivo Borgo Medievale, ci permettiamo di osservare che sarebbe stato assai complicato promuovere il turismo con un piano escavazione in atto di alcuni chilometri.
Gli aggettivi “bellissimo” e “bel” avrebbero faticato a reggere alle prove dei fatti e delle critiche, interessate o disinteressate che fossero.

L’assemblea approva il candidato Liborio Pettinella

La Lista dei Cittadini – Insieme per Savignano – in occasione dell’assemblea del 18 Gennaio u.s. ha approvato all’unanimità la proposta dell’esecutivo di candidare a Sindaco Liborio Pettinella, in continuità con un impegno civico a cui non ci siamo mai sottratti nei 10 anni di amministrazione di Germano Caroli e nemmeno nel quinquennio in corso.
La tutela e la valorizzazione dell’ambiente, l’attenzione al sociale e ai servizi alla persona, resteranno la nostra stella polare.
A Liborio Pettinella affidiamo il compito di costruire una squadra e un programma con l’aiuto di tutti perché il bene comune e la democrazia siano il frutto della partecipazione di tutti i cittadini e non della delega a pochi.
Il presidente
Mauro Cavalli

Dopo l’ufficializzazione della nomina: “ Sono onorato e molto contento di poter continuare la politica della Lista volta al coinvolgimento di tutti i cittadini che abbiano voglia di contribuire a rendere il nostro Paese ospitale per tutti dai bambini agli anziani in modo che nessuno si senta escluso”.
Il candidato Sindaco
Liborio Pettinella

Da sinistra: Rosamaria Carmignano, Liborio Pettinella, Germano Caroli, Mauro Cavalli

E che la natura faccia il suo corso…

Forse il progetto dell’attuale amministrazione è la rinaturalizzazione totale, ….oppure odiano i “ponti”.

A sinistra una foto del 10 agosto 2023

Sul sentiero sterrato visibile nella foto c’era un “ponticello” che attraversava il corso d’acqua.

Una cosa molto modesta, dei semplici tronchi di traverso, che però permetteva il passaggio pedonale/ciclistico da Formica a Garofano rimanendo tra le “fresche frasche”.

Forse però, nonostante fosse fatto di tronchi, era comunque “contronatura” perché adesso il ponticello non c’è più, e tra un po’ anche il sentiero sparirà, coperto dalla vegetazione che già sta prendendo il sopravventi, e tutto finalmente tornerà come natura vuole.

Rimuovere il ponte è stato fatto in fretta, è rimasto pochissimo tempo, ma del resto è sicuramente più veloce distruggere che fare…

Infatti… la foto sotto è di un paio di anni fa.

In questo punto dovrebbe esserci una passerella (in pratica un ponte) che attraversa il Torbido sul percorso che si vede arrivare in bianco al centro della foto.

Questa ponte andrebbe a chiudere un percorso realizzato sull’area dell’ex frantoio MEG, area recuperata a uso pubblico tramite un accordo negoziato dall’Amministrazione precedente con i cavatori.

Il costo di realizzazione di questa passerella è a carico dei cavatori, mentre l’attuale Amministrazione non dovrebbe fare (o meglio avrebbe già dovuto fare) altro che la pratica burocratica e il progetto.

Dalla foto area (anch’essa non recente) si vede bene il percorso che fu realizzato dai cavatori (in basso nella foto) che “vorrebbe” attraversare il Torbido, se ci fosse il ponte…

Passando oggi sul percorso natura è quasi impossibile vedere i lavori svolti sull’altro lato del canale.

La natura sta prendendo il sopravvento, la vegetazione sulla riva del canale copre ormai la visuale dei lavori che furono fatti (chissà cosa è rimasto a questo punto) sull’altro lato del canale. Non vedendo praticamente più nulla è probabile che anche questo ponte cadrà nell’oblio…




E dire che questa passerella sembra sia stata oggetto di diverse riunioni e discussioni, almeno dal numero delle determine depositate negli anni, visibili qui a sinistra.

Nonostante le determine sono passati 4 anni e non si è ancora riusciti a fare una passerella, che tra l’altro sarebbe a spese di altri.


Il dubbio è se l’attuale Amministrazione abbia una totale avversione per i ponti, un grande amore per la natura selvaggia o un metodico impegno a cancellare tutto quanto fatto dalla precedente Amministrazione in barba ad ogni logica e buon senso.

Un’unione da ripensare

Alla Presidente e al Vicepresidente dell’Unione, Emilia Muratori e Federico Ropa, auguriamo buon lavoro.

Confermiamo, lo affermammo già nel pieno della discussione sullo studio in vista della fusione, che sia necessario una riorganizzazione e un rilancio dell’Unione. Rilancio e riorganizzazione che devono avvenire sulla base di una rigorosa analisi delle priorità e dei bisogni del nostro territorio nell’ottica dello sviluppo sostenibile, della crescita delle attività economiche e dei servizi di qualità. Con questo spirito alcuni di noi hanno partecipato all’iniziativa “La parola al cittadino-Verso il piano strategico Unione Terre di Castelli” del 24 novembre 2020 di cui però non conosciamo esiti e usi.

E’ tempo di riprendere in mano le Convenzioni per verificarne lo stato di attuazione e le necessarie correzioni o innovazioni; è tempo di verificare la situazione in merito alla riorganizzazione del servizio di polizia municipale che ormai si avvia al suo quarto anno di attivazione, sono solo due dei compiti che riteniamo utili per ridare vigore all’Unione. Non trascurando i servizi sociali e scolastici anche alla luce del nuovo Ddl concorrenza.

Hera, aumenti luce e gas

Per ora siamo alle chiacchiere. Vedremo i fatti

In questi giorni abbiamo assistito a diversi interventi in merito alla crisi energetica e alle sue conseguenze, in primis il caro bollette con l’invito di Hera ad abbassare il riscaldamento. Intanto un dato è acquisito: Hera continua a fare eccellenti fatturati di cui a goderne sono gli azionisti e, per quanto ne sappiamo, i vertici aziendali. Dunque non risponde al vero che “ siamo tutti sulla stessa barca”, nonostante la pandemia e gli anni di crisi che perdurano da tempo, seppure con ricadute diverse, abbiano costretto tanti a fare sacrifici e aumentato la quota di povertà assoluta e relativa. Oltretutto non ci risulta che, negli anni precedenti, quando il mercato dell’energia non presentava le sofferenze e i costi attuali, si siano verificati ribassi nelle bollette degni di nota. Poi osserviamo che alcune delle critiche provengono da figure che rivestono incarichi istituzionali per cui attendiamo che dalle parole si passi ai fatti, anche perché i provvedimenti messi in campo dal governo sono oltremodo modesti, incapaci di affievolire l’impatto su famiglie e imprese come denunciato da più parti e, per sintetizzare, dalla CGIA di Mestre, abitualmente considerata fonte autorevole per tali questioni. Anche i “tavoli”, certamente utili, si sono spesso rivelati sterili e inconcludenti. Terza considerazione: i servizi a rete e i rapporti fra Comuni e multiutility. Come abbiamo avuto modo di richiamare, anche in occasione di un nostro post sul “No alla discarica” (“Vicinanza ai cittadini? Non ci pare proprio), le multiutility spesso rivendicano l’attenzione per il territorio e l’impegno responsabile verso i cittadini che lo abitano. Del resto anche l’articolo 41 della Costituzione, relativo alla libertà d’impresa richiama la sua utilità sociale.

Ecco il punto: se prima vengono gli azionisti, prima viene il profitto e non i cittadini Sarà pure una semplificazione, ma rende l’idea. E allora la domanda successiva è: i Comuni si considerano prima azionisti o prima tutori dei beni comuni ed espressione dei propri cittadini? Capita a volte che le due posizioni si possano conciliare più o meno bene, ma a volte no. (Per esempio non può passare sotto silenzio che nulla si è fatto, a dieci anni di distanza, per dare seguito al voto pressoché unanime sull’acqua “bene pubblico”, nemmeno da parte dei tanti che, almeno a parole, si schierano per “i beni comuni) Ci pare che ci troviamo in questa seconda situazione e che emergano tutte le contraddizioni di un’operazione che vede il Comune, laddove ne possieda ancora, azionista e il Comune espressione di una comunità di cittadini a cui garantire i servizi essenziali a prezzi sopportabili. Infine evidenziamo che si arriva assai tardi ad affrontare problemi che pure sono strutturali e cogenti, ossia la crisi energetica. Assai poco si è fatto per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, nonostante il voto del 1986 e di nuovo nel 2011 per il NO al nucleare avesse dovuto spingere decisamente in quella direzione specie in un Paese del sud Europa.

P.S. Caso vuole che proprio in questi giorni, 6 anni fa, il Giornalino del Comune riportasse la notizia che il Progetto Dea Minerva, accanto ad altri riconoscimenti, risultasse tra i vincitori del premio per la responsabilità sociale in Emilia Romagna, istituito dalla Regione e destinato ad Enti e Aziende che promuovono l’innovazione e la ricerca privilegiando l’impatto sociale e ambientale delle loro azioni. Progetto che ora, nel pieno di questa crisi, mostra ancora di più tutta intera la lungimiranza dell’Amministrazione Caroli, anche perché andava oltre la logica del puro profitto, inseguendo quella del VALORE a 360°.